Teleconsiglio

Nella prossima vita so già cosa farò: la giudice del talent show. Quelli belli, come Tu Si Que Vales. Stasera su Canale 5 potrete rivedere una bella puntata in replica e insieme a voi la guarderanno in tantissimi, come è avvenuto finora. Pensateci: sei lì, seduta insieme agli altri giudici, e devi solo divertirti – e divertire, ovvio. Ma a quel punto è facile, facendosi trascinare da quello che succede e sfruttando i vari tipi di concorrenti, quelli superbravi, quelli un po’ così, quelli che vogliono far ridere e ci riescono e quelli che vogliono far ridere e non ci riescono nemmeno un po’. A quel punto, il giudice non è che lo possono fare tutti: devi essere bravo a non sbagliare i toni, ad avere la battuta pronta, a non esagerare mai con un concorrente (infatti ho detto che stiamo parlando di talent belli), a fare le facce giuste. Ovvero: io nella prossima vita vorrei tanto fare il giudice di talent anche perché vorrebbe dire che sono brava davvero, e a quel punto, essendo brava, posso fare la giudice dei talent. Semplice, no?
In questa vita, invece, e mi tocca andare indietro parecchio nel tempo, succede che ti ricordi precisamente in quale cinema hai visto i film che ti hanno colpito di più e che ti sono rimasti impressi, anche un sacco di anni fa, anche quasi 40 anni fa. Magari non erano capolavori (ma un po’ magari sì), più che altro erano film perfetti, esprimevano il loro tempo e quando ti succede di ricordarli allora la memoria diventa un piccolo paradiso, perché ti ricordi con chi eri, ti ricordi che eri più giovane e che si stava tutti meglio: e lì, a quel punto, c’era anche un regista che aveva saputo fare il film perfetto, per fartelo ricordare per sempre. E quindi io stasera mi piazzo davanti a Cine34 e mi (ri)guardo Borotalco. Era il 1982 (ho chiamato mio cugino per chiedergli se si ricorda il 1982 e Borotalco, lui mi ha parlato di calcio per mezz’ora. È incorreggibile, non posso farci nulla). Verdone, Eleonora Giorgi e, per tutto il film, il tocco magico delle canzoni di Lucio Dalla, il nostro Mozart dei tempi. Che bello, Borotalco.