Teleconsiglio

Devo avervi già spiegato che per noi Millennials (sì, va bene, è il millennio scorso, non perdetevi sempre dietro i particolari) il lunedì sera significa filmone in tv. Non possiamo farci nulla, siamo cresciute così. Però stasera si esagera un po’ girando per i nostri amati palinsesti. In quanto c’è Iris (il più bel canale di cinema etc etc) che programma l’eterno Shining, ma stavolta c’è l’ammiraglia, ovvero Canale 5, che risponde alla grandissima: e propone Il Gladiatore, quello, con Russell Crowe, quello che a ogni momento, a ogni sequenza, c’è una frase, un grido di battaglia, uno slogan che sono diventati anch’essi eterni nel tempo.
Io lo so come andrà a finire: come ogni lunedì sera (lo faccio per consolarmi del fatto che sia lunedì) allestirò una ricca cena per tutti e poi mi piazzerò sul divano col telecomando e cercherò di guardare entrambi i film insieme, saltando qui e là, e temo che ogni tanto andrò anche a dare un’occhiata a cosa stanno combinando Pio e Amedeo su Italia 1.
E so anche come proseguirà, ovvero che a un certo punto – complice la cena precedente – raggiungerò un tale stato di beatitudine da decidere di non fare più caso alla linearità delle trame: domani mi sembrerà di ricordare che a un certo punto il gestore dell’hotel immerso nella neve spiegava a Russell Crowe che non poteva dare una stanza a uno vestito in quel modo buffo. E che poi arriva Jack Nicholson con un’ascia in mano e l’aria da pazzo e sfonda la porta della stanza con dentro Pio e Amedeo che non avevano pagato il conto. Per poi tornare, il vecchio Jack, alla macchina da scrivere per farci scoprire, con i brividi di sempre, che sul foglio sta continuando a scrivere migliaia di volte la stessa frase: “Al mio segnale, scatenate l’inferno”.
Sarà una bellissima serata, lo so.