Non serve, vero, che io vi raccomandi stasera l’attesissima seconda puntatona della Cattedrale del Mare? Se avete visto la prima, non ne avete bisogno. Se non l’avete vista, fate in tempo a recuperarla prima di concedervi questa nuova avventura nel Medioevo spagnolo, anzi catalano. Io, per prepararmi meglio ma senza farmi rivelare troppo di quanto sta per succedere, ho letto solo una breve trama di anticipazione dai giornali. E ho trovato la seguente frase: Arnau si innamora di Aledis e quindi, combattuto tra due donne, fugge andando in guerra.
Ecco, questo mi ha ricordato un mio fidanzato di tanti anni fa. Che era mio fidanzato ma a un certo punto ha deciso che era combattuto tra due donne. E non sono nemmeno sicura che una delle due fossi io. Che dire, l’ho controllato un po’ e ho scoperto che per fuggire da quella situazione una sera era fuggito: però non era andato in guerra, era andato alla Sala Bingo. E lì ho deciso che forse non ne valeva la pena.
Dopodiché mi sono accorta che non vi ho mai parlato di un’altra delle mie passioni nascoste nei palinsesti ogni giorno, diciamo uno sfizio che mi concedo ogni tanto con un bel tuffo nel passato. Dovete sapere che sono convinta di ricordare a memoria ogni episodio del dottor House, che potete rivedere nel tardo pomeriggio sul Canale 20. Quindi ogni volta inizio la puntata e poi faccio la mia diagnosi vera sul caso clinico in questione. Non ci prendo mai – ormai la memoria è quello che è – ma mi diverto tanto lo stesso. E pensate che una volta, molti anni fa, avevo scritto una sceneggiatura possibile di un episodio e l’ho mandata ad House in persona (ho scritto proprio sulla busta: Al Dottor House). C’era il brutto caso di un signore che aveva perso l’udito dall’orecchio destro dal quale ormai sentiva solo Isoradio. Ma poi arrivava House e scopriva che era Lupus. Non mi ha mai risposto, strano però.
Ecco, questo mi ha ricordato un mio fidanzato di tanti anni fa. Che era mio fidanzato ma a un certo punto ha deciso che era combattuto tra due donne. E non sono nemmeno sicura che una delle due fossi io. Che dire, l’ho controllato un po’ e ho scoperto che per fuggire da quella situazione una sera era fuggito: però non era andato in guerra, era andato alla Sala Bingo. E lì ho deciso che forse non ne valeva la pena.
Dopodiché mi sono accorta che non vi ho mai parlato di un’altra delle mie passioni nascoste nei palinsesti ogni giorno, diciamo uno sfizio che mi concedo ogni tanto con un bel tuffo nel passato. Dovete sapere che sono convinta di ricordare a memoria ogni episodio del dottor House, che potete rivedere nel tardo pomeriggio sul Canale 20. Quindi ogni volta inizio la puntata e poi faccio la mia diagnosi vera sul caso clinico in questione. Non ci prendo mai – ormai la memoria è quello che è – ma mi diverto tanto lo stesso. E pensate che una volta, molti anni fa, avevo scritto una sceneggiatura possibile di un episodio e l’ho mandata ad House in persona (ho scritto proprio sulla busta: Al Dottor House). C’era il brutto caso di un signore che aveva perso l’udito dall’orecchio destro dal quale ormai sentiva solo Isoradio. Ma poi arrivava House e scopriva che era Lupus. Non mi ha mai risposto, strano però.
