Teleconsiglio

Scusi, Mister Hulk, ma lo sa che lei era meglio prima? Questa è la domanda-considerazione che vorrei fare al nostro eroe in verde proprio stasera, alla fine del film in prima serata su Italia 1. Certo, non credo che gliela farei davvero, anche perché mi sa che non la prenderebbe benissimo e se ho ben capito a lui, Hulk, se gli prendono i cinque minuti gli durano due ore, come diceva quello. Però la tentazione c’è: anche perché prima, ossia prima delle radiazioni, prima di procedere alla trasformazione, nel film di stasera quello di prima, ovvero il dottor Bruce Banner, è interpretato da Edward Norton: che è davvero uno dei miei preferiti, ma questo forse lo immaginavate già.
Per dire che mi metterò a guardare il film e, mentre il resto del pubblico nelle case aspetterà solo di vedere Hulk, di vederlo verde e grande e grosso e arrabbiato, io in quell’esatto momento mi intristirò un po’: perché a quel punto non posso più rimirare sullo schermo il mio Ed, perché tutto si farà un po’ violento, perché scatteranno un sacco di ingiustizie ai danni del nostro eroe. E quindi magari durante le fasi-Hulk mi metterò a pensare ad altro, per esempio chiederò alla rete di mandare la prossima volta un film in cui Ed Norton non deve trasformarsi in niente ed è tutto scritto sul contratto che ha firmato sotto la dicitura “Ed va benissimo così com’è”.
Devo dire che questa cosa delle radiazioni e della trasformazione in mostro un po’ mi respinge ma un po’ mi attira anche: in realtà non sarebbe malissimo nella vita reale, soprattutto perché le trasformazioni avvengono quando sei sotto stress. Ho fatto un rapido calcolo, secondo me in una giornata media io vado sotto stress dalle 40 alle 50 volte. È vero che economicamente non reggerei il costo di tutti quei vestiti che si strappano attorno ai muscoli: sono però altrettanto sicura che durante quei 40-50 momenti di trasformazione riuscirei a togliermi parecchie soddisfazioni. I miei colleghi di lavoro, invece, meno.
Lucy Ball