"...continuavano a chiamarlo Trinità"

Sabato 30 novembre, in prima serata su Retequattro, appuntamento con “…continuavano a chiamarlo Trinità”, il cult con Bud Spencer e Terence Hill.

Trinità si è associato a Bambino, il suo rude ma bonario fratello, per compiere imprese banditesche, cui peraltro non sono portati, vengono creduti agenti federali da un signorotto, Parker, che traffica in armi destinate ai ribelli messicani che li ‘compra’ a suon di dollari. Decidendo di ricavare dall’equivoco il maggior profitto possibile, i due penetrano nel convento che Parker ha trasformato in deposito e punto di scambio delle armi. Continuando a spacciarsi per agenti federali convincono i religiosi a consegnare loro cinquantamila dollari che i ribelli messicani hanno appena sborsato in cambio di un carico di armi quando Parker arriva all’improvviso con decine dei suoi uomini. Ingaggiata contro la banda del signorotto una furiosa ma incruenta lotta Trinità e Bambino riescono ad avere la meglio.

LO SAPEVATE CHE:

Nella scena della partita a poker, nella quale Terence Hill mischia le carte compiendo incredibili virtuosismi, le mani erano in realtà quelle del noto prestigiatore Tony Binarelli.

Per la scena della scazzottata finale, il regista Enzo Barboni ebbe l’idea dopo aver visto alcune partite di rugby di suo figlio.

Il film è stato il campione d’incassi assoluto nella stagione 1971-72 con 3,9 miliardi di lire dell’epoca, che rivalutate secondo l’inflazione sarebbero di 29,3 milioni di euro.

Cast: Bud Spencer, Terence Hill, Yanti Somer, Enzo Tarascio, Pupo De Luca