Teleconsiglio

Si chiamava Diego. Poi Armando. E infine Maradona. E se n’è andato, lasciando costernato il mondo intero, proprio un anno fa. Troppo presto, in maniera troppo dolorosa per tutti quelli che amano ricordarlo come la meraviglia assoluta che riusciva a esprimere su un campo di calcio. Sul resto, ognuno può pensarla come vuole. Ma prima si dovrebbe dare un’occhiata a quello che il canale 20, in chiaro, propone questa sera in prima tv.
È un documentario e si chiama La partita nel fango. E racconta di uno dei tanti momenti bellissimi che Maradona aveva regalato al mondo. In questo caso dentro una realtà piccola, quella del paesino di Acerra: siamo nel 1985 e Maradona a Napoli non si è ancora espresso al meglio. Ma un giorno Diego disobbedisce alla sua società e porta lui stesso il Napoli a giocare una partita ad Acerra, sotto la pioggia battente che ben presto trasforma il campetto in un mare di fango. Quindi ancora più pericoloso per le preziose articolazioni dei giocatori, ma Maradona non se ne cura, garantisce, paga l’assicurazione e gioca la partita contro la squadra locale.
Ma perché lo ha fatto? Semplice, perché la partita era stata organizzata per raccogliere fondi per garantire una delicata operazione a un bambino di Acerra, gravemente malato. Tutto andò a buon fine, il Napoli sospirò di sollievo e Napoli tutta si innamorò definitivamente di quel calciatore che sembrava plasmato dal Padreterno in persona.
Bene, cari miei, adesso che lui non c’è più, possiamo riviverlo nella sua veste migliore perché stasera, appunto sul 20, quella storia viene raccontata in un bellissimo documentario. Non perdetelo. E se non ci riuscite oggi in prima serata, lo potete rivedere domani, stesso canale, dopo le 23.
 

 Lucy Ball