Vi è successo sicuramente, di recente. Vi mettete a seguire una qualche serie tv nuova e i casi sono due: nella trama sono presenti, in qualche modo, in maniera diffusa o solo accennata, le conseguenze su persone e società innescate dalla pandemia. E questo produce un certo effetto. Oppure è una serie anch’essa ambientata ai giorni nostri, e di Covid non si parla proprio, come se non ci fosse mai stato. E questo produce un effetto di altro tipo, esattamente opposto rispetto al primo.
Quindi il dilemma è: è giusto tenere conto di tutto quanto, scrivendo una nuova trama? Oppure è giusto il contrario, tanto siamo comunque nel campo della finzione, ovvero fiction, e niente di reale è davvero indispensabile?
Se vi siete fatti questa domanda, beh, sappiate che siete davvero in numerosa compagnia. E compagnia anche di primissimo piano, visto che il dilemma in questione è lo stesso che per mesi ha attanagliato autori, produttori, registi di tutto il mondo. Del resto la pandemia è stata un fenomeno planetario che ha riguardato ogni angolo della Terra, e non è che si sia potuti sfuggire facilmente al collocarla al centro di molti discorsi, vite e lavoro.
Questo per dirvi che stasera su Italia 1 arrivano i nuovi episodi della seconda stagione di una bella serie americana che si chiama FBI: Most Wanted. Ovvero le vicende di una squadra speciale del Bureau americano incaricata di acciuffare i criminali più pericolosi. Beh, nella trama del primo episodio si capisce che gli autori non sono stati molto a pensarci. Anzi sono andati, come si dice, dritto per dritto. I primi due individui a cui si dà la caccia sono due pericolosi cecchini che sono diventati tali per le conseguenze – sulla psiche, soprattutto – dei mesi, anzi anni di pandemia.
E quindi diciamo che in questo caso, davvero, la questione è stata affrontata di petto. Giusto, sbagliato? Chissà. Ma intanto, anche per farsi un’idea – e soprattutto perché si tratta di una serie bella ed emozionante – meglio dare un’occhiata a questi primi episodi, no?
Lucy Ball
Quindi il dilemma è: è giusto tenere conto di tutto quanto, scrivendo una nuova trama? Oppure è giusto il contrario, tanto siamo comunque nel campo della finzione, ovvero fiction, e niente di reale è davvero indispensabile?
Se vi siete fatti questa domanda, beh, sappiate che siete davvero in numerosa compagnia. E compagnia anche di primissimo piano, visto che il dilemma in questione è lo stesso che per mesi ha attanagliato autori, produttori, registi di tutto il mondo. Del resto la pandemia è stata un fenomeno planetario che ha riguardato ogni angolo della Terra, e non è che si sia potuti sfuggire facilmente al collocarla al centro di molti discorsi, vite e lavoro.
Questo per dirvi che stasera su Italia 1 arrivano i nuovi episodi della seconda stagione di una bella serie americana che si chiama FBI: Most Wanted. Ovvero le vicende di una squadra speciale del Bureau americano incaricata di acciuffare i criminali più pericolosi. Beh, nella trama del primo episodio si capisce che gli autori non sono stati molto a pensarci. Anzi sono andati, come si dice, dritto per dritto. I primi due individui a cui si dà la caccia sono due pericolosi cecchini che sono diventati tali per le conseguenze – sulla psiche, soprattutto – dei mesi, anzi anni di pandemia.
E quindi diciamo che in questo caso, davvero, la questione è stata affrontata di petto. Giusto, sbagliato? Chissà. Ma intanto, anche per farsi un’idea – e soprattutto perché si tratta di una serie bella ed emozionante – meglio dare un’occhiata a questi primi episodi, no?
Lucy Ball
