Teleconsiglio

Se ripenso alla stagione tv appena conclusa mi torna in mente un appuntamento fisso settimanale. Succedeva la mattina del sabato quando, come ogni mattina, davo un’occhiata agli ascolti tv della sera precedente. Ebbene, ogni sabato mattina avevo una certezza che puntualmente si rinnovava, ed era quella dei buonissimi ascolti di Quarto Grado. Appunto nella serata precedente, quella del venerdì, su Retequattro.
Poi la normale programmazione si è interrotta perché era sopraggiunta l’estate, o quasi, e sono partite queste puntate speciali chiamate Quarto Grado – Le Storie, con Gianluigi Nuzzi a raccontare come se fosse un focus speciale un singolo caso tra quelli passati in stagione, o almeno uno per volta. Ecco, lì ho pensato: Nuzzi farà il suo lavoro egregiamente come sempre, ma non essendo le puntate normali stavolta si perderà un po’ di pubblico.
E invece… E invece no, anzi: c’è una dedizione da parte di una grande quantità di pubblico appassionato che non abbandona, anzi, il marchio del programma. In certi casi sono anche di più, ma il senso rimane quello: la cronaca nera con i suoi misteri, storie assolutamente reali e proprio per questo ancora più strane e controverse (quelli bravi definiscono questo genere True Crime) rispetto a qualunque opera di fantasia, rimane un polo di attrazione irresistibile.
Però è chiaro, non può essere solo una questione di genere televisivo e di storie che vengono raccontate: c’entrano invece, eccome, l’abilità, la completezza, la dedizione – che si specchia dentro la dedizione del pubblico – da parte di Nuzzi, di Alessandra Viero e di tutto il team di autori del programma. A loro vanno quindi i nostri complimenti e non possiamo nemmeno dire che ci stanno mancando, visto che in realtà ci sono sempre in quel venerdì sera, compreso questo, e poi domattina quando guarderemo gli ascolti.
 


Lucy Ball