Ci avete fatto caso? Non ne fanno più.
E niente paura, sto parlando di cinema, di film, anzi di un certo genere che molti anni fa sfornava un prodotto dietro l’altro e il pubblico apprezzava parecchio. O almeno li apprezzava quella certa parte di pubblico emotivamente molto coinvolta, che amava andare al cinema soprattutto per fare una cosa: piangere.
Ovvero commuoversi per le vicende che passavano sullo schermo, commuoversi fino alle lacrime e non solo sul finale del film – quello lo fanno ancora in molti – ma dall’inizio alla fine. Tanto che ogni volta i giornali presentavano l’arrivo di questi lavori usando un titolo anch’esso preso da un film di successo: Preparate i fazzoletti.
Bene, io non ho ancora deciso se mi piaccia o meno questo tipo di emozione quando guardo un film. Ma l’attrazione rimane, direi – almeno si ha la certezza fin dall’inizio di cosa si proverà per tutto il film.
Per dirvi che oggi il Cineclub pomeridiano di Retequattro vuole mettervi alla prova, con un film che ha inondato di lacrime il mondo intero all’uscita in sala. Era il 1979 e un fuoriclasse come Franco Zeffirelli ne reclutava un altro - che era Jon Voight – per la storia di un pugile ormai in là con l’età che decide di ritornare sul ring. E ha come unico obiettivo quello di riconquistare l’amore del figlioletto – in quanto erano successe varie cose che etc etc etc....
Ripeto: non sono sicura di essere favorevole a questo genere, ma sento che potrei ricascarci ancora, eccome. E nell’attesa di decidere, che dirvi? Prepariamo i fazzoletti...
Lucy Ball