“Come un gatto in tangenziale”

Sabato 26 novembre, in prima su Canale 5, va in onda “Come un gatto in tangenziale”, la pluripremiata commedia diretta da Riccardo Milani con la coppia Albanese-Cortellesi che ritrae con abile ironia il divario socioculturale fra il centro e la periferia.

Giovanni, la teoria. Intellettuale impegnato e profeta dell’integrazione sociale vive nel centro storico di Roma. Monica, la pratica. Ex cassiera del supermercato, con l’integrazione ha a che fare tutti i giorni nella periferia dove vive. Non si sarebbero mai incontrati se i loro figli non avessero deciso di fidanzarsi. Monica e Giovanni, entrambi vittime di spietati pregiudizi sulla classe sociale dell’altro, sono le persone più diverse sulla faccia della terra, ma hanno un obiettivo in comune: la storia tra i loro figli deve finire. Per portare a termine il comune proposito, i due cominciano, loro malgrado, a frequentarsi e a entrare l’uno nel mondo dell’altro: Giovanni, abituato ai film impegnati nei cinema d’essai, si ritroverà a seguire sua figlia in una caotica multisala di periferia davanti, tra ragazzini urlanti, spintoni e cestini di pop corn che rotolano per terra, Monica, invece, da sempre abituata a passare le sue vacanze a Coccia di Morto, tra distese di corpi stipati come sardine e aerei che scaricano carburante sopra la testa, si ritroverà nella scicchissima riserva naturale di Capalbio, tra intellettuali, vip e improbabili conversazioni sull’arte contemporanea. Finché improvvisamente qualcosa tra di loro cambia. Entrambi capiscono di non poter fare a meno uno dell’altra anche se forse la loro storia durerà come “un gatto in tangenziale”…

Regia Riccardo Milani
con Alice Maselli, Antonio Albanese, Claudio Amendola, Luca Angeletti, Paola Cortellesi, Simone De Bianchi, Sonia Bergamasco

 
Lo sapevi che…
- “Come un gatto in tangenziale” ha incassato circa 10 milioni di euro e ha vinto 2 Ciak d’oro, 1 Globo d’oro e 3 Nastri d’argento
- Paola Cortellesi ha affermato che, come in tutte le commedie di suo marito Riccardo Milani, il tentativo è quello di affrontare temi importanti con ironia e, in questo caso, sono trattati il disagio delle periferie e le contraddizioni di chi predica l’integrazione ma poi non ci crede fino in fondo.