Teleconsiglio

Secondo me qualcuno di voi se lo è già goduto ieri in prima serata con un tuffo nel passato e nel divertimento clamoroso che non ha eguali: e a quel punto terminata la visione del film sarà anche andato con la memoria a quei tempi, era il 1978, ricordando quanto fu elettrizzante, da giovani, la visione di quel film, che apparve sulla scena mondiale e impose un attore destinato a diventare un mito assoluto.
E quindi vi dico che se invece ieri sera avete guardato altro, il canale Twenty-Seven (ovvero quello del cinema americano di prima categoria) lo ripropone stasera in seconda serata. Ed essendo estate, il sonno fatica magari ad arrivare e insomma, puntare sulle 23.30 non dovrebbe essere un’impresa impossibile.
L’attore si chiamava John Belushi e il film era Animal House. Un’esplosione assoluta di irriverenza e di storie e mondo giovane dell’epoca, senza freni ma anche con una capacità di racconto davvero superiore. Anche perché in regia c’era quel John Landis che ci avrebbe fatto impazzire di felicità di lì a poco con altri capolavori – se vi dico Blues Brothers e Una poltrona per due?
E poi appunto c’era lui, Belushi. L’attore più dirompente dell’epoca, sbucato dal nulla a meravigliare, divertire e per qualcuno anche irritare il mondo intero. Talento comico superiore, pagato con gli eccessi di una vita che sarebbe ahinoi durata davvero molto poco. Animal House lo rivelò appunto al mondo intero e ne avviò la leggenda, che ancora rimane assai viva. Storie, personaggi che a quei tempi non erano così rari e che ne hanno costruito l’irripetibilità per i decenni successivi.
 
 
 

Lucy Ball