Teleconsiglio

E stasera, cari miei, niente repliche, anzi l’esatto contrario. Perché – anche se mi scappa quasi una lacrimuccia nell’annunciarlo – stasera siamo in prima tv e con una delle serie più amate degli ultimi tempi. La lacrimuccia è dovuta al fatto che inizia, su Canale 5, la quinta stagione, con episodi che si vedono per la prima volta in assoluto, ma è la stagione che chiuderà l’intera serie…
E sì, sto parlando di New Amsterdam, sto parlando di quel bellissimo medico che si chiama Max Goodwin e che all’anagrafe risulta invece come Ryan Eggold. E soprattutto sto parlando di una serie di cui sono davvero orgogliosa per le nostre reti: temi importanti, quelli relativi alla sanità pubblica, innestati dentro storie di uomini e donne, appassionanti per ogni tipo di pubblico.
Come qualcuno saprà, siamo a New York al New Amsterdam che si richiama all’esistente Bellevue Hospital e l’intera vicenda, anche se poi è stata romanzata per la tv, nasce da eventi reali, da una struttura reale e soprattutto da un libro scritto da un ex direttore sanitario di questo ospedale: che ha avuto un grande successo e che in particolare ha saputo trattare, raccontando le storie interne all’istituto, un tema cruciale come quello del diritto alla salute negli Stati Uniti.
E forse così è riduttivo, perché il tema è davvero universale anche se negli Usa è avvertito assai di più: nella serie, quello che succede in sala operatoria si intreccia sempre con quanto accade negli uffici amministrativi, dove il pensiero è quello di far quadrare i conti della situazione, in un contesto molto difficile.
E quindi cosa aggiungere? Che è il momento di appassionarsi ancora ai nostro amici del New Amesterdam, e che gli autori hanno promesso un’ultima stagione che riprende i temi della prima e in qualche modo chiude il cerchio delle tante vicende di questi anni.

 
Lucy Ball